Il rapporto tra qualità del costruito, qualità dei territori e qualità di vita è molto stretto e porta con sé una serie di ricadute che guardano alla sostenibilità e alla riduzione degli impatti ambientali degli edifici.
Per questo motivo, il settore delle costruzioni rappresenta una vera e propria chiave di crescita e di rilancio dei temi della sostenibilità e dell’economia circolare, a vantaggio dell’intero sistema economico.
Per alimentare questo percorso di cambiamento, è necessario incentivare l’ammodernamento e la digitalizzazione dei processi produttivi nel settore delle costruzioni, attraverso lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, sostenendo al contempo la formazione di competenze e la produttività dei lavoratori.
Il Piano Transizione 4.0 agisce in questo senso: varato dal Ministero dello Sviluppo Economico, va a sostituire le misure di Impresa 4.0 e Industria 4.0, potenziando il focus su innovazione, eco-sostenibilità e investimenti green.
Un’opportunità che si sviluppa nell’ambito del PNRR e che dispone di risorse per 18,45 miliardi di euro nel biennio.
Uno strumento di finanziamento che utile alle imprese della filiera delle costruzioni, realtà che possono giocare un ruolo da protagoniste nel processo di sviluppo sostenibile, attraverso l’innovazione dei prodotti e delle tecnologie costruttive.
I nostri professionisti ti guideranno nel passaggio verso un modello di economia circolare offrendo servizi di consulenza ambientale: dal riuso all’utilizzo di materiali riciclati; dall’eco-design al ciclo di vita dei prodotti, fino alla digitalizzazione e all’innovazione di prodotti e dei processi produttivi identificando i processi critici, aggiornandoli e riprogettandoli in base alle necessità e alle tecnologie per incrementare il livello di circolarità del business della tua azienda. Ti aiuteremo a scoprire le potenzialità della trasformazione digitale per rendere più circolare e sostenibile la tua attività, migliorando le performance e i margini della tua azienda, anche grazie ai benefici economici previsti dal Piano di Transizione 4.0.
Scopri come ottenere l'agevolazioneIl Piano Transizione 4.0 opera attraverso misure di credito d’imposta per gli investimenti, articolandosi in diverse linee che si differenziano a seconda delle caratteristiche del bene e dell’anno di acquisizione. Un’occasione per le imprese della filiera edile, che possono accedere alle seguenti linee di finanziamento:
Questa linea è dedicata alla imprese che investono per l’acquisto di beni strumentali nuovi, funzionali al processo di innovazione, trasformazione tecnologia e sviluppo del digitale nei processi di produzione. L’agevolazione può portare ad un risparmio fino al 50% dell’investimento per i beni strumentali e del 20% per beni funzionali al processo di trasformazione. Si tratta di una misura che va a sostituire quelle precedentemente attivate, relativamente all’Iperammortamento e al Superammortamento.
Scopri come ottenere l'agevolazioneQuesta linea è dedicata alla imprese che investono in processi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed attività di innovazione e design. Spese che devono essere sostenute con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo e la competitività dell’impresa , con un focus prioritario alla sostenibilità e all’economia circolare. L’agevolazione può portare ad un risparmio del 45% per attività di ricerca e sviluppo sperimentale, fino ad un 15% per innovazione tecnologica.
Scopri come ottenere l'agevolazioneQuesta linea è dedicata alla imprese che investono nella formazione del proprio personale, per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale. L’intensità d’aiuto varia in base alla dimensione dell’impresa; dalle PICCOLE IMPRESE: 50% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 300.000 euro; alle MEDIE IMPRESE: 40% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro, fino alle GRANDI IMPRESE: 30% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro. Infine l’agevolazione può raggiungere il 60% nel caso in cui i destinatari della formazione afferiscano alle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati .
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