di Sara Mandonico
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LeggiDigitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale: sono queste le tre priorità strategiche sulle quali si fonda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il PNRR promuove la competitività, l’innovazione e la rigenerazione del sistema economico nazionale: una sfida da affrontare attraverso il sostegno a processi di sviluppo e rilancio, coniugati a modelli di sostenibilità e di resilienza.
Temi che mettono al centro l’azione di imprese, enti pubblici e famiglie per favorire lo sviluppo dell'intera comunità e per garantire un futuro più sostenibile ed equo, per ridurre fenomeni di emarginazione e degrado sociale.
Per raggiungere questi risultati, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dispone di una dotazione di 191,50 miliardi di euro, ripartiti su 6 missioni strategiche. A questi fondi si sommano 13 miliardi di euro da REACT-EU e ulteriori 30.62 miliardi di risorse nazionali, per un totale complessivo di 235.12 miliardi di euro.
Le risorse sono suddivise tra gli obiettivi principali del programma: il 27% per la transizione digitale e innovazione, il 40% per la transizione ecologica e un ulteriore 40% per l'inclusione sociale e riequilibrio territoriale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento strategico predisposto dal Governo Italiano per accedere ai fondi del Next Generation EU (NGEU), lo strumento introdotto dall'Unione Europea in risposta alla crisi pandemica da Covid-19. Il PNRR definisce un pacchetto di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026, dettagliando i progetti e le misure previste.
Gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si concentrano su 6 missioni, identiche per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea:
Tutte le Missioni sono attraversate da requisiti che le pubbliche amministrazioni e le imprese dovranno tenere in considerazione, per poter accedere ai fondi del PNRR. Tali priorità trasversali riguardano:
Le modalità di accesso alle opportunità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono diverse a seconda delle misure.
Nel caso di erogazione di contributi a fondo perduto e degli incentivi previsti nel PNRR, i diversi soggetti beneficiari quali le imprese, i comuni e altre organizzazioni pubbliche (Regioni, ASL, ecc.) possono accedere nei seguenti modi:
Una volta selezionati, gli interventi prevedono le seguenti fasi attuative:
Siamo convinti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), seppure presenti un elevato grado di complessità, rappresenti un’occasione unica per rilanciare l’economia dei territori e promuovere uno sviluppo più equo, verde e inclusivo dell’intero Paese.
Nella sfida per il cambiamento le imprese, i comuni e le P.A sono chiamate a confrontarsi con nuovi modelli e obiettivi di sviluppo, da perseguire attraverso percorsi innovativi improntati alla sostenibilità e all’innovazione. Un cambiamento di approccio che richiede competenze tecniche per sviluppare e gestire i progetti sempre più orientati ai temi della rigenerazione, dell’innovazione, dell’inclusione e dello sviluppo di network tra pubblico e privato, per alimentare circuiti di crescita, di presidio e di cura del territorio e di valorizzazione delle sue risorse.
Con Fast Zero ti guidiamo per cogliere le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): affianchiamo le comunità e i territori perché possano affrontare al meglio i temi di natura tecnica-gestionale, organizzativa ma anche a cogliere i meccanismi di finanziamento previsti dal PNRR, con l’obiettivo di supportare i Comuni e le imprese nelle decisioni di investimento.
Lo facciamo attraverso attività di orientamento, divulgazione, formazione, networking e sensibilizzazione dei potenziali beneficiari pubblici e privati, con l’obiettivo di semplificare e accelerare le fasi di progettazione per la pubblica amministrazione, le aziende e i cittadini, verso l’ideazione di progetti innovativi e sostenibili. Interventi che siano coerenti con le priorità del PNRR, operando sui temi della rigenerazione, della digitalizzazione e dell’efficienza energetica.
tutti i documenti e i contenuti necessari per comprendere al meglio i benefici e le opportunità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Una sessione introduttiva in cui ti potrai avere tutte le informazioni necessarie per orientarti tra la normativa e le opportunità previste dai bandi.
La possibilità di richiedere ai nostri esperti informazioni e chiarimenti, per avere tutte le risposte che cerchi e iniziare a lavorare sul tuo progetto.
I Comuni e le altre amministrazioni territoriali (regioni, province e asl) sono tra i principali beneficiari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e saranno chiamate a gestire una quota importante del complesso delle risorse messe a disposizione. Secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), si tratta di risorse quantificabili in un intervallo compreso fra i 66 e i 71 miliardi di euro: approssimativamente tra il 34,7 ed il 36,9% del totale dei fondi destinati all’Italia. Secondo stime di ANCI, i Comuni potrebbero arrivare a gestire intorno ai 40 mld di euro.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vede, infatti, nell’ente locale il beneficiario primo di una molteplicità di misure di finanziamento. Ciò con l’obiettivo di sostenere la realizzazione, in un orizzonte di breve periodo, di progetti innovativi e in grado di dare nuovo impulso ai territori. Progetti che spaziano dalla digitalizzazione nella PA, fino alla valorizzazione dei borghi storici, dall’ammodernamento e potenziamento dei sistemi di raccolta e riduzione dei rifiuti, fino alla promozione di reti per la mobilità sostenibile e di sistemi per la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili (ad esempio le Comunità Energetiche Rinnovabili).
Per accedere alle risorse previste dai bandi PNRR, il Comune deve essere tempestivamente informato sulle opportunità di contributo, ed essere in grado di sviluppare progettazioni almeno a livello di fattibilità, sebbene progettazioni più approfondite beneficino spesso di un punteggio più alto tra i criteri di valutazione.
E’ quindi indispensabile per l’Ente dotarsi di un supporto operativo che, nei tempi previsti dai bandi, sia in grado di affiancarlo nello sviluppo e nella candidatura delle proposte progettuali, delineate in coerenza con le specifiche esigenze del territorio e con i criteri di erogazione dei fondi, attivando percorsi di coprogettazione che siano in grado di programmare al meglio le successive di fasi dalla progettazione fino alla candidatura e gestione degli interventi finanziati rispetto ai tempi di chiusura previsti dal Piano e fissati entro il 2026.
Il tema della digitalizzazione dei servizi nel settore pubblico è un obiettivo prioritario, che sarà accompagnato dal Ministero per la Transizione Digitale attraverso un programma di incentivi e suppporto alle amministrazioni. E’ prevista un’assistenza tecnica dedicata per accompagnare la transizione al digitale, la semplificazione delle procedure e la digitalizzazione degli spazi di lavoro. Oltre all’aspetto delle dotazioni tecnologiche, attenzione è data anche al tema della formazione del personale e al monitoraggio dei risultati.
Questa missione del PNRR è finalizzata allo sviluppo di una strategia digitale culturale, per incrementare la capacità attrattiva del sistema turistico e culturale nazionale. Tra gli obiettivi figurano la rigenerazione dei borghi, il rilancio del turismo sostenibile, la riqualificazione delle strutture ricettive e lo sviluppo di infrastrutture materiali e immateriali per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio artistico e culturale. In una logica di sostenibilità, un focus specifico è dedicato alla riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali, e alla valorizzazione di parchi e giardini storici. Saranno attivati quindi interventi per il recupero del patrimonio storico, l’efficienza energetica e la sicurezza sismica, ma anche supporto finanziario per attività culturali, agroalimentari e artigianali, legati ai saperi dei contesti locali.
Per quanto riguarda l’Ente locale, un tema prioritario è legato alla gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti. Per questo, gli investimenti previsti dal PNRR saranno finalizzati al potenziamento degli impianti di gestione dei rifiuiti e all’ammodernamento di quelli già esistenti, con l’obiettivo di potenziare la raccolta differenziata e ridurre il conferimento in discarica. Tra gli snodi che dovranno essere affrontati per il raggiungimento delle finalità previste, quello dello snellimento delle procedure tecniche e amministrative, attraverso un supporto diretto da parte del Ministero per la Transizione Ecologica, che svilupperà un Piano d’azione dedicato al supportare le stazioni appaltanti nell’applicazione dei Criteri Minimi Ambientali (CAM).
Questa missione del PNRR è particolarmente articolata e ricca di opportunità per i Comuni, affrontando il tema della mobilità sotto diversi punti di vista. Un primo tema di forte interesse per i Comuni è infatti quello del potenziamento della mobilità ciclistica. La misura 4.1, nello specifico, prevede che vengano realizzati oltre 500 km di piste ciclabili, per le aree urbane e metropolitane, e più di 1.200 km di tracciati per il cicloturismo. Un’azione che agisce sia sulla riduzione delle emissioni climalteranti, sia sulla valorizzazione e riqualificazione di contesti urbani e a vocazione turistica, intercettando il trend che registra un notevole incremento del numero di ciclisti, in particolare a partire dal 2020. In parallelo a questa misura, sono previsti rilevanti investimenti anche per lo sviluppo del trasporto pubblico locale, per contrastare il ricorso al mezzo privato. L’obiettivo è infatti quello di favorire lo spostamento verso il trasporto pubblico di almeno il 10% del traffico privato. Correlata alla volontà di riduzione delle emissioni climalternanti, anche la diffusione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici (che saranno obbligatori dal 2030) sia in ambito urbano, che lungo le direttrici autostradali. Infine, sono previste risorse dedicate per il rinnovo di bus e treni verdi, grazie alla sostituzione con mezzi a basse emissioni.
Il tema del contrasto al dissesto idrogeologico e fortemente intrecciato con quello dei cambiamenti climatici. Per questo il PNRR prevede misure dedicate per la messa in sicurezza del territorio, l’adeguamento degli edifici, l’efficienza energetica di immobili pubblici e delle reti di illuminazione. Per contrastare l’impermeabilizzazione dei suoli, sono inoltre previste misure di potenziamento e di valorizzazione del verde, sia secondo il modello delle “foreste urbane”, sia in ambiti extraurbani a tutela della biodiversità e a contrasto dei cambiamenti climatici.
Un’attenzione prioritaria è dedicata nell’ambito del PNRR al potenziamento degli spazi e dei servizi per l’infanzia, attraverso un Piano dedicato per asili nido e scuole. I Comuni potranno partecipare per la realizzazione di nuove opere e per la gestione dei servizi, in coordinamento con il Ministero per l’Istruzione e il Dipartimento per le politiche della famiglia. In ambito sociale, un ulteriore focus che vede coinvolti gli enti locali è quello del sostegno a persone vulnerabili (famiglie con bambini in condizioni di vulnerabilità, anziani non autosufficienti): l’obiettivo è quello di rafforzare i servizi sociali a domicilio, per promuovere una vita autonoma nelle proprie abitazioni. In questo senso si muove anche l’azione dedicata al rinnovamento degli spazi domestici per persone con disabilità. Un altro fronte di rilievo è dato dalla promozione dell’housing sociale
L’obiettivo di questa linea di intervento è quello di promovere progetti di rigenerazione urbana, per ridurre situazioni esistenti di degrado: a tal fine sono previsti interventi per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture esisteni, il miglioramento della qualità e del decoro urbano, la riqualificazione di edifici pubblici per la creazione di nuovi spazi per la comunità (es. servizi sociali, educativi, spazi culturali). Rientrano in questa misura anche interventi finalizzati a migliorare la furibilità dei luoghi da recuperare, attraverso la promozione di forme di mobilità sostenibile. Per le Città Metropolitane, l’obiettivo di rigenerazione urbana si declina nella messa a punto di Piani Urbani Integrati da sviluppare secondo un approccio partecipativo (partecipazione sociale e imprenditoriale) e con l’obiettivo di contrastare il consumo di suolo e di sviluppare reti tra gli ambiti centrali e quelli extraurbani.
I temi dell’innovazione e della sostenibilità sono al centro del PNRR: sfide che coinvolgono direttamente il mondo imprenditoriale, chiamato a promuovere nuove progettualità sempre più orientante alla digitalizzazione, con il piano Transizione 4.0, e all’efficientamento energetico. Tra i temi che il PNRR prevede a supporto dell’impresa si possono citare strumenti legati a politiche per il lavoro, ma anche incentivi per ricerca e sviluppo, investimenti green e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Un sostegno che si traduce in forme di credito di imposta, fondi di garanzia e incentivi a sostegno di investimenti privati in capitali tecnologici.
Se da un lato il PNRR è finalizzato a sostenere l’avvio di progetti innovativi capaci di dare nuovo impulso alle singole imprese (perlopiù del mondo industriale), il tema del rapporto tra imprese, comuni e territorio è fondamentale: lo stesso Piano prevede, anche per le imprese private, la possibilità di sviluppare progetti in partnership con il settore pubblico (PPP), attivando una collaborazione con la pubblica amministrazione su linee di investimento di interesse comune per lo sviluppo dei territori, con particolare riferimento alla realizzazione di opere pubbliche e di interventi di rigenerazione.
Inoltre, l’avvio di nuove imprese, l’attenzione ai giovani e al mondo del lavoro, il rapporto di collaborazione tra realtà pubbliche e private oltre che l’attivazione di percorsi di transizione green, di inclusione sociale e di valorizzazione dei talenti, anche in una logica di avvio di nuovi servizi (quali ad esempio la digitalizzazione dell’offerta) vanno nella direzione del rilancio dei territori anche periferici alle aree metropolitane.
Ciò richiede da parte delle aziende uno sforzo progettuale importante che implica la verifica della coerenza degli investimenti rispetto alle fonti di finanziamento presenti nel Piano, l’individuazione e la selezione degli investimenti sulla base della rispondenza ai criteri di ammissibilità fino alla valutazione preliminare di rispondenza alla normativa sugli “Aiuti di Stato” e DNSH.
Benefici ambientali Il recupero degli edifici e la rigenerazione delle aree urbane, la realizzazione di infrastrutture per la mobilità contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Europeo.
Benefici economici. Riduci il costo degli investimenti iniziale grazie ai contributi previsti dal PNRR creando nuova occupazione e un nuovo volano per le imprese chiamate a realizzare gli investimenti e i servizi.
Benefici sociali. Contribuisci a ridurre le diseguaglianze attraverso la realizzazioni di nuovi servizi socio – sanitari, contribuendo a contrastare la povertà e a migliorare i servizi verso le fasce deboli della popolazione.
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