Il nostro team si è occupato dell'elaborazione del Piano di Emergenza Comunale del Comune di Pegognaga, un Comune in Provincia di Mantova di circa 6900 abitanti. Il piano analizza i rischi del territorio e i possibili scenari di emergenza per fornire una risposta concreta per la gestione delle emergenze. Molta attenzione viene riservata alla modalità di comunicazione alla cittadinanza. Fondamentale risulterà anche l’aggiornamento costante del Piano.
Il piano è strutturato in tre parti: una parte di analisi in cui si raccolgono tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio, supportata da elaborati grafici, una parte in cui si individuano gli obiettivi da conseguire per dare un’adeguata risposta alla Protezione Civile in fase di emergenza e una parte in cui si assegnano le responsabilità e nei vari livelli di comando e controllo e si individuano le risorse disponibili per la gestione delle emergenze. Inoltre, a supporto del piano sono presenti degli allegati per facilitarne la praticità.
Il primo passo è stato quello di analizzare e inquadrare le caratteristiche del territorio, definendo le proprietà fisiche, climatiche, demografiche e strutturali. Per quanto riguarda le caratteristiche demografiche, è stato indicato il numero di abitanti per ogni via, in modo da avere un quadro sulla concentrazione della popolazione sul territorio.
Successivamente, è stata svolta un’analisi dei pericoli del territorio (idrogeologico, sismico, incendio boschivo e di interfaccia, incidente industriale, incidente stradale, epidemie) raccogliendo le informazioni contenute nei documenti e nei piani di riferimento e valutando il relativo livello di pericolosità. Abbiamo effettuato una seconda analisi sul tessuto urbanizzato per individuare i luoghi specifici che è fondamentale aver presente nel caso in cui si verifichi un evento calamitoso, perché sono utili per affrontare o gestire l’emergenza o perché possono creare ulteriori difficoltà. Quindi, si sono individuate le strutture critiche maggiormente esposte o vulnerabili e le strutture strategiche sia del Comune sia dei territori limitrofi.
In seguito, sono state definite le aree di emergenza, divise in aree di attesa e aree di ricovero. Tali aree sono state individuate tra gli spazi pubblici con caratteristiche tali da poter essere sicure, fruibili e facilmente raggiungibili.
È stata analizzata la viabilità del territorio per individuare le vie sicure da utilizzare in caso di soccorso e i punti più sensibili a traffico e le reti tecnologiche.
Grazie alla definizione delle caratteristiche fisiche e alla memoria storica, è stato possibile individuare le tipologie cui è soggetto il territorio e definire gli scenari per i fenomeni calamitosi che possono verificarsi con maggiore probabilità. Dopo aver svolto l’analisi del territorio e definito gli obiettivi della pianificazione, vengono definite insieme all’Amministrazione Comunale la struttura di comando e di controllo, composta da figure istituzionali presenti nel Comune, la sede e i referenti delle funzioni di supporto alla struttura operativa per gestire al meglio l’emergenza. A seguito di un confronto con i referenti, sono state definite le risorse umane e strumentali presenti nel Comune e attivabili in caso di evento calamitoso.
L’ultima parte del piano definisce i modelli di intervento e le procedure da mettere in atto a seconda dello scenario di rischio e del livello di allertamento.
Periodo: 2017