blog

5 passi per costruire una Comunità Energetica Rinnovabile

Ilaria Bresciani
5 passi per costruire una CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono ormai oggetto di discussione da diversi anni e particolarmente da quando i fondi europei del PNRR e i bandi regionali in Italia spronano i territori, soprattutto i piccoli comuni, a prendere la strada dell’autoproduzione di energia rinnovabile per l’indipendenza energetica territoriale senza emissioni dannose per l’ambiente.

I vantaggi della Comunità energetica rinnovabile 

Di esempi di CER ce ne sono molti in tutto il mondo e sono numerosi i motivi per cui, soprattutto per i territori di montagna, marginali e interni, costruire una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) sia vantaggioso da tutti i punti di vista. Creando una Comunità Energetica, infatti si vanno ad affrontare i problemi delle aree interne legate ai piccoli borghi, come il fenomeno dello spopolamento e della ripartenza economica basata sulle potenzialità locali. Infatti, i piccoli paesi di montagna sono particolarmente adatti alla creazione di una CER in quanto sono ricchi di materie prime e di servizi ecosistemici importanti, potenzialmente fonte di energia rinnovabile

I 5 passaggi per la creazione di una Comunità energetica rinnovabile:

Per arrivare alla creazione di una CER è necessario ripercorrere alcuni step (5 passi fondamentali), dopo aver trovato gli interessati a partecipare al progetto (Enti locali, imprese, associazioni e cittadini) è necessario:

  1. creare un’entità legale che riunisca i diversi soggetti della comunità, spesso si opta per la forma cooperativa o  associativa;
  2. individuare il luogo dove collocare l’impianto, spesso fotovoltaico, di produzione dell’energia. L’impianto può essere sia di proprietà della Comunità sia di uno dei soggetti partecipanti che lo mette in comune per la produzione e distribuzione dell’energia agli altri membri. L’impianto deve essere fisicamente vicino alla rete di distribuzione della Comunità;
  3. I partecipanti devono installare un contatore (smart meter) per monitorare in tempo reale i consumi di energia;
  4. Una volta che l’impianto funziona, per avere gli sgravi in bolletta, la Comunità deve far richiesta (attivazione) al Gestore dei Servizi Energetici GSE per ricevere gli incentivi previsti per l’autoproduzione e autoconsumo di energia green;
  5. Ogni membro della Comunità continua a pagare le proprie bollette normalmente ma la CER rimborsa la somma relativa agli incentivi previsti in proporzione al consumo effettivo.

Riguardo l’energia eventualmente prodotta in eccesso, la Comunità può decidere se rivenderla oppure creare degli impianti di accumulo per la sua conservazione e utilizzo futuro.


Ti interessa l’articolo?

Vuoi approfondire le tematiche che abbiamo trattato? Contattaci per avere maggiori informazioni.

Ti potrebbero interessare anche questi bandi


Bando Cultura diffusa 2024

Bando Cultura diffusa 2024

di Sabrina Savoca

Fondazione Cariplo in questi mesi ha attivato il Bando “Cultura diffusa 2024” con l’intento di favorire e rafforzare la partecipazione attiva alla vita culturale da parte di tutte le fasce della ...

Leggi
Fondazione Banca Monte Lombardia: contributi per la riqualificazione di spazi per finalità sociali
Regione Emilia-Romagna: Investimenti in aree rurali

Regione Emilia-Romagna: Investimenti in aree rurali

di Martina Tempesta

È aperto il bando di Regione Emilia-Romagna per il sostegno investimenti volti all’ampliamento dei servizi locali di base per la popolazione residente delle aree rurali, quali i servizi sociosanitari ...

Leggi

Trasforma il tuo futuro!

Entra nella community per rimanere sempre aggiornato e realizzare i tuoi progetti innovativi e sostenibili

Iscriviti alla nostra newsletter

Success! Your message has been sent to us.
Error! There was an error sending your message.