È ufficialmente online la nuova funzionalità dedicata ai Comuni all’interno della Piattaforma Aree Idonee (PAI), lo strumento digitale progettato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e realizzato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questo strumento nasce per supportare le istituzioni territoriali nella gestione e pianificazione delle aree destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, contribuendo alla realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Uno strumento avanzato al servizio dei territori
La piattaforma consente di accedere a un’ampia gamma di informazioni territoriali e ambientali, raccolte e aggiornate grazie al contributo coordinato di ministeri, agenzie tecniche come Ispra, Terna, Agenzia del Demanio, operatori di rete, Regioni e Province autonome. L’obiettivo è fornire una visione unitaria e centralizzata del potenziale energetico di ciascun territorio, a supporto di una programmazione più rapida, efficiente e trasparente.
Tramite le mappe interattive, la PAI permette di consultare:
- gli impianti esistenti e in fase di autorizzazione;
- la distribuzione delle infrastrutture energetiche;
- i dati geoclimatici e di consumo;
- la classificazione dei terreni agricoli e delle superfici;
- il potenziale di produzione da fonti rinnovabili.
Questa banca dati dinamica consente inoltre al MASE di monitorare in tempo reale l’evoluzione del settore energetico territoriale, supportando così l’elaborazione di politiche coerenti con i fabbisogni locali e con le strategie nazionali.
Accesso per Regioni, Province autonome e Comuni
Come stabilito dal Decreto ministeriale 320 del 17 settembre 2024, la piattaforma è attiva dal 16 dicembre 2024 per Regioni, Province autonome e il MASE. A partire da aprile 2025, la funzionalità è stata estesa anche ai Comuni italiani, che ora possono registrarsi per accedere allo strumento tramite:
- Iscrizione all’Area Clienti del GSE;
- Invio di una dichiarazione via PEC all’indirizzo gse@pec.spa.it, con oggetto: “Registrazione PAI”, contenente l’elenco dei soggetti abilitati ad operare per conto del Comune.
Questa estensione si inserisce in un percorso di digitalizzazione dei servizi pubblici già avviato con strumenti come la Piattaforma Unica Nazionale per le infrastrutture di ricarica elettrica (PUN) e altre iniziative connesse alla pianificazione energetica e ambientale.
Uno strumento per superare la sindrome di Nimby
Oltre alla pianificazione, la PAI svolge un’importante funzione di trasparenza verso i cittadini, rendendo disponibili informazioni chiare sull’identificazione delle aree idonee. Questo approccio partecipativo mira anche a ridurre la sindrome di Nimby ("Not in my backyard"), ovvero la tendenza a opporsi a interventi di pubblica utilità percepiti come invasivi.
Verso un ecosistema digitale integrato per la transizione
La PAI si inserisce in un sistema più ampio di strumenti digitali sviluppati per semplificare e velocizzare i processi autorizzativi e di pianificazione energetica. Tra questi troviamo:
- La Mappa Interattiva delle Cabine Primarie, utile per la progettazione delle comunità energetiche;
- La già citata PUN;
- La Piattaforma di Monitoraggio del PNIEC;
- Il futuro Sportello Unico Energie Rinnovabili (SUER), che digitalizzerà e uniformerà i procedimenti autorizzativi per impianti da fonti rinnovabili.
Attraverso questi strumenti, il GSE contribuisce a rendere più efficace il coordinamento tra enti pubblici, operatori privati e cittadini, promuovendo una transizione energetica equa, trasparente e partecipata.