Il Dipartimento per lo Sport ha pubblicato un nuovo avviso dedicato ai piccoli Comuni italiani, con l’obiettivo di sostenere interventi che favoriscano il recupero delle aree urbane e promuovano l’inclusione sociale attraverso lo sport. Al centro della misura vi è la possibilità di realizzare nuovi impianti sportivi indoor o di costruire locali a supporto di impianti già esistenti o in corso di completamento, così da rendere più funzionali e accessibili le strutture presenti sul territorio.
L’iniziativa rientra nel PNRR – Missione 5, Componente 2, Investimento 3.1 “Sport e Inclusione Sociale” ed è rivolta ai Comuni con una popolazione residente fino a 10.000 abitanti. Le risorse disponibili ammontano a 12,39 milioni di euro, con la possibilità di incremento qualora venissero stanziati ulteriori fondi.
Questa misura non si limita quindi a finanziare opere edilizie, ma punta a generare un effetto positivo duraturo sulle comunità locali. Investire nello sport significa infatti investire nel benessere fisico e sociale delle persone, nella coesione e nell’inclusione, nonché nella valorizzazione del territorio. Strutture sicure, moderne e accessibili diventano così punti di riferimento non solo per l’attività sportiva, ma anche per la crescita culturale e comunitaria dei piccoli Comuni italiani.
Vediamolo insieme.
Obiettivi del bando
L’obiettivo è duplice: riqualificare il tessuto urbano attraverso la creazione di spazi sportivi moderni e favorire l’inclusione sociale, soprattutto in territori che spesso hanno meno opportunità di investimento. Lo sport, in questo contesto, diventa un vero e proprio motore di coesione, crescita e benessere.
Il bando punta a incentivare la realizzazione di:
- nuovi impianti sportivi indoor, come palestre, palazzetti o strutture polifunzionali;
- nuovi locali e spazi di servizio per impianti sportivi già esistenti o in fase di costruzione, ad esempio spogliatoi, sale mediche, depositi o locali tecnici.
L’idea è fornire alle comunità locali infrastrutture moderne e funzionali, capaci di ospitare attività sportive, ma anche eventi aggregativi, con un impatto positivo sulla qualità della vita.
Chi può partecipare
Il bando è rivolto esclusivamente ai Comuni con una popolazione residente fino a 10.000 abitanti, con l’obiettivo di sostenere in particolare i centri più piccoli, spesso privi di risorse adeguate per realizzare infrastrutture sportive moderne
Dotazione finanziaria
Il bando prevede una dotazione complessiva di 12.393.407,62 euro, con la possibilità di incremento qualora vengano stanziate ulteriori risorse. Una parte consistente dei fondi, pari ad almeno il 40% del totale, sarà riservata ai progetti presentati dai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali e rafforzare la coesione nazionale.
Ciascun Comune potrà presentare un progetto e richiedere un contributo fino a 1,4 milioni di euro. Si tratta di un importo rilevante, pensato per consentire la realizzazione di interventi strutturali di ampia portata, capaci di produrre un impatto concreto sul territorio e di generare benefici duraturi per le comunità locali.
Costi ammissibili
Il bando prevede una serie di spese ammissibili, ossia quelle che possono essere finanziate attraverso il contributo.
Rientrano tra queste:
- lavori edili e impiantistici necessari alla costruzione o all’allestimento di nuovi impianti sportivi indoor;
- realizzazione di locali di servizio funzionali all’impianto, come spogliatoi, infermerie, magazzini, uffici e locali tecnici;
- opere di adeguamento strutturale e normativo, comprese quelle indispensabili per la sicurezza e per garantire l’accessibilità a persone con disabilità;
- interventi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, ad esempio l’installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo, impianti di climatizzazione sostenibile o soluzioni per ridurre l’impatto ambientale;
- spese tecniche professionali, tra cui progettazione, direzione lavori, collaudi e verifiche di sicurezza, purché nei limiti previsti dalla normativa vigente;
- acquisto di arredi e attrezzature sportive strettamente legati al funzionamento dell’impianto e alla fruizione da parte degli utenti.
Non rientrano tra i costi finanziabili le spese di gestione ordinaria, come utenze, manutenzione corrente o servizi generali, così come i costi per il personale. Sono inoltre escluse tutte le spese che non siano direttamente e chiaramente collegate alla realizzazione, messa in funzione o utilizzo effettivo dell’impianto sportivo.
Un aspetto fondamentale riguarda le tempistiche: gli interventi ammessi dovranno essere completati e rendicontati entro il 30 giugno 2026. Si tratta di un termine vincolante: eventuali ritardi o inadempienze potrebbero comportare la revoca del contributo concesso.
Presentazione delle domande e modalità di selezione
Per partecipare al bando, ogni candidatura dovrà essere accompagnata dal Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), già approvato e completo del rapporto finale di verifica. Il progetto dovrà essere redatto nel rispetto delle disposizioni dell’art. 4 dell’Allegato I.7 del d.lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici), così da garantire la piena coerenza tecnico-amministrativa.
La domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma ufficiale del Dipartimento per lo Sport, accessibile al link ?? https://avvisibandi.sport.governo.it/. La piattaforma sarà attiva dalle ore 12:00 del 15 settembre 2025 fino alle ore 24:00 del 15 ottobre 2025, offrendo ai Comuni una finestra temporale di un mese per predisporre e caricare la documentazione richiesta.
Le candidature saranno valutate con la procedura a sportello, ossia secondo l’ordine cronologico di presentazione. Una volta verificata la completezza e la conformità dei documenti, i progetti verranno ammessi in graduatoria seguendo la sequenza temporale di arrivo. In questo modo, a parità di requisiti, sarà favorito l’ente che avrà inviato per primo una domanda completa e corretta.
L’assegnazione dei contributi continuerà fino a esaurimento delle risorse disponibili. Per questo motivo è fondamentale che i Comuni interessati si attivino tempestivamente, così da non rischiare di restare esclusi a causa della mancanza di fondi.
Come possiamo aiutare i Comuni?
Il bando PNRR “Sport e Inclusione Sociale” rappresenta una grande opportunità per i piccoli Comuni, ma la partecipazione richiede competenze tecniche e amministrative specifiche, necessarie per predisporre correttamente la candidatura e rispettare tutti gli adempimenti previsti. Per questo offriamo un affiancamento completo lungo l’intero percorso, garantendo un supporto professionale in ogni fase del progetto.
Il nostro intervento comprende:
Analisi di fattibilità, per valutare i requisiti del Comune e le possibilità concrete di accesso al bando;
- Redazione del PFTE, con predisposizione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica completo di verifiche e approvazioni;
- Assistenza nella candidatura, attraverso il caricamento della documentazione sulla piattaforma ministeriale e la gestione puntuale delle scadenze;
- Supporto tecnico-amministrativo, per accompagnare il Comune nel rispetto delle procedure e degli obblighi previsti dal Codice dei contratti pubblici;
- Gestione della rendicontazione, con affiancamento nella fase conclusiva per garantire l’utilizzo corretto dei fondi e la chiusura del progetto entro i termini fissati.
In questo modo i Comuni possono dedicarsi con serenità alle priorità del territorio, avendo al loro fianco We Project come partner affidabile. Grazie alla nostra esperienza, trasformiamo le idee progettuali in interventi concreti, sostenibili e di reale impatto per la comunità, garantendo supporto in ogni fase, dalla candidatura fino alla rendicontazione finale. Gli interventi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale – come l’installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo, impianti di climatizzazione sostenibile o soluzioni per ridurre l’impatto ambientale – non solo migliorano le prestazioni degli edifici, ma offrono anche nuove opportunità di utilizzo. Una volta riqualificati, infatti, tali spazi possono essere messi a disposizione della collettività, diventando punti di riferimento per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e contribuendo così alla diffusione di modelli di condivisione e gestione sostenibile dell’energia.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare direttamente il sito ufficiale del Dipartimento per lo Sport: