La costituzione di un ecomuseo in Lombardia rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci per valorizzare l’identità dei territori e coinvolgere le comunità nella gestione del patrimonio culturale.
Con la nuova procedura 2025, Regione rafforza il modello di partecipazione locale e sostenibilità culturale, proseguendo la tradizione di tutela che ha portato al riconoscimento di 36 ecomusei già attivi sul territorio lombardo
Che cos’è un ecomuseo e a cosa serve
Un ecomuseo è un’istituzione culturale riconosciuta dalla Regione Lombardia ai sensi della L.r. 25/2016, art. 19.
Si tratta di un ente locale, associazione o fondazione senza scopo di lucro che tutela, valorizza e trasmette il patrimonio culturale, paesaggistico e identitario di un territorio.
L’ecomuseo non è un museo tradizionale, ma un progetto “vivo”, partecipato dalla comunità, che mira a:
- salvaguardare tradizioni, paesaggi, saperi e pratiche locali
- favorire la partecipazione attiva della popolazione e degli enti pubblici e privati
- promuovere sviluppo sostenibile e rigenerazione culturale dei territori
- attivare reti educative, turistiche e sociali con ricadute dirette sulle economie locali
Il riconoscimento regionale permette l’uso del marchio “Ecomuseo riconosciuto dalla Regione Lombardia” e l’accesso a bandi di cofinanziamento e misure di sostegno culturale
Chi può costituire un ecomuseo
Possono presentare domanda di riconoscimento:
- enti locali, singoli o associati (Comuni, Unioni, Comunità montane)
- associazioni e fondazioni
- istituzioni culturali o altri soggetti privati senza fini di lucro
Ogni ecomuseo deve dimostrare di avere una sede stabile, una denominazione esclusiva e un logo distintivo, nonché un coordinatore o referente scientifico con adeguate competenze multidisciplinari.
Requisiti minimi richiesti
L’allegato B della D.G.R. XI/1959 del 22 luglio 2019 e la D.D.S. 5944 del 29 aprile 2025 fissano 15 requisiti minimi che l’istituto deve autocertificare tramite la piattaforma regionale LdC – Luoghi della Cultura. Tra i principali ritroviamo:
- Atto istitutivo e regolamento che definisca natura, governance e finalità
- Consenso libero e informato delle comunità e dei soggetti coinvolti
- Sede identificabile e riconoscibile
- Denominazione e marchio unici
- Definizione del territorio di riferimento e del suo patrimonio culturale
- Individuazione del patrimonio materiale e immateriale, con mappe di comunità o itinerari culturali
- Personale qualificato, con un referente o coordinatore esperto
- Progetti e attività documentate, legate al territorio e alla popolazione
- Piano strategico e di pianificazione partecipata con obiettivi di sviluppo sostenibile
- Rapporti con la popolazione e gli enti locali
- Collaborazione con istituti culturali, educativi e di volontariato
- Relazioni con il tessuto economico locale (artigianato, turismo, agricoltura)
- Attività di comunicazione e divulgazione
- Centro di documentazione e informazione accessibile al pubblico
La procedura di riconoscimento regionale (2025)
Dal 19 maggio 2025 i soggetti interessati possono presentare domanda esclusivamente online sulla piattaforma https://www.ldc.servizirl.it/ldc/, autenticandosi con SPID o CNS.
Devono essere caricati:
- la scheda anagrafica dell’ente
- il questionario di autovalutazione dei 15 requisiti
- gli atti costitutivi, regolamento e allegati documentali richiesti
- Il sistema genera automaticamente la “Domanda di riconoscimento” firmata digitalmente dal legale rappresentante
Regione Lombardia, tramite la Struttura Patrimonio culturale e Siti Unesco, analizza la documentazione e può effettuare verifiche in loco.
Le domande idonee vengono sottoposte all’approvazione della Giunta regionale, che pubblica l’elenco aggiornato degli ecomusei riconosciuti sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL). I documenti richiesti sono i seguenti:
- Atto costitutivo e statuto/regolamento
- Verbale di adesione dei soggetti pubblici e privati partecipanti
- Relazione descrittiva del territorio e del patrimonio locale
- Planimetria o mappa di comunità dell’area di riferimento
- Piano strategico e programma triennale delle attività
- Elenco del personale e curriculum del referente scientifico
- Documentazione fotografica o grafica di sede e patrimonio
Gli ecomusei riconosciuti entrano nel Tavolo regionale di coordinamento, che favorisce collaborazione, scambio di buone pratiche e accesso a fondi europei, nazionali e regionali.
Sono inoltre tenuti a mantenere i requisiti minimi attraverso un monitoraggio triennale, pena la revoca del riconoscimento.
Il Team di FASTZero per il tramite di Eur&ca srl è a disposizione dei territori per supportarli nell'importante processo di costituzione dell'Ecomuseo, fornendo supporto nel processo partecipativo, nella stesura della Strategia di Azione e nella predisposizione della documentazione cartografica necessaria. Il supporto prosegue anche nella individuazione dei bandi di contributo che possono supportare lo sviluppo dell'Ecomuseo e della realizzazione dei progetti necessari alla sua corretta valorizzazione.