Bando Sviluppo Rurale in Toscana per la cooperazione e l'innovazione

Auriane Borras
Paesaggio agricolo collinare con macchinari agricoli in primo piano per raccolta ulivi

La Regione Toscana continua a investire sul futuro delle sue aree rurali con il Bando Sviluppo Rurale 2025, approvato con decreto dirigenziale n. 21311 del 6 ottobre 2025.

L’iniziativa, parte del Programma Giovanisì e cofinanziata dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), sostiene progetti di cooperazione per l’inclusione sociale ed economica.

L’obiettivo è promuovere un modello di crescita partecipato, sostenibile e innovativo, che rafforzi le comunità locali, crei opportunità di lavoro e valorizzi l’agricoltura sociale e i servizi di prossimità.

Chi sono i beneficiari del bando Bando Sviluppo Rurale in Toscana per la cooperazione e l'innovazione

Il Bando Sviluppo Rurale 2025 si rivolge a partenariati pubblico-privati, già costituiti o da costituire, che operano in Toscana e che individuano un capofila responsabile della presentazione e gestione del progetto.

Possono far parte del partenariato:

  • Imprese agricole (PMI) iscritte alla Camera di Commercio;
  • Operatori di agricoltura sociale, come previsto dalla L.R. 20/2023;
  • PMI non agricole, che operano in settori complementari;
  • Enti del Terzo Settore (ETS) e organizzazioni professionali agricole (OOPPAA);
  • Enti pubblici con competenze socio-sanitarie e di sviluppo locale;
  • Università ed enti di ricerca, chiamati a contribuire con innovazione e conoscenza.
I partenariati devono operare esclusivamente sul territorio toscano e collaborare in modo stabile per garantire un impatto duraturo sul tessuto rurale.

Cosa finanzia il bando Bando Sviluppo Rurale in Toscana per la cooperazione e l'innovazione

Il Bando Sviluppo Rurale 2025 finanzia i seguenti interventi:

  • Rigenerazione di edifici o spazi pubblici, destinati a servizi di prossimità, centri comunitari o luoghi condivisi;
  • Creazione o potenziamento di servizi digitali, socio-educativi, culturali e ricreativi per la popolazione rurale;
  • Progetti di agricoltura sociale, inclusione lavorativa e sostegno a persone fragili;
  • Sviluppo di reti di cooperazione tra imprese e comunità locali per innovazione, sostenibilità ed economia circolare;
  • Iniziative per valorizzare il patrimonio naturale, artigianale e gastronomico, anche in ottica turistica.

Le spese ammissibili comprendono costi di progettazione, studi di fattibilità, animazione territoriale, attività promozionali, monitoraggio e comunicazione, oltre agli investimenti materiali e immateriali strettamente connessi al progetto.

Quanto finanzia il bando Bando Sviluppo Rurale in Toscana per la cooperazione e l'innovazione

Il sostegno è concesso a fondo perduto e differenziato in base alla natura delle spese:

  • 100% per le spese di cooperazione (studi, consulenze, animazione, coordinamento);
  • 65% per gli investimenti materiali e immateriali delle imprese partecipanti;
  • 80% per gli investimenti realizzati da giovani agricoltori.
Il contributo minimo per domanda è di 20.000 euro, mentre il massimo raggiunge 150.000 euro per progetto. È possibile ottenere un anticipo fino al 50% del contributo totale.
La dotazione complessiva del bando è di 3,5 milioni di euro.

I progetti saranno valutati in base a criteri di qualità e coerenza con gli obiettivi del FEASR, con accesso in graduatoria per chi raggiunge almeno 15 punti su 60.

Quando scade il bando Bando Sviluppo Rurale in Toscana per la cooperazione e l'innovazione

Il bando scade il 30 gennaio 2026 (ore 13:00).

Il capofila del partenariato deve inviare la domanda tramite la piattaforma informatica ARTEA, utilizzando la modulistica ufficiale e allegando il Piano delle attività e le dichiarazioni richieste.

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