Cosa finanzia il bando Contributi per le infrastrutture ricreative nel GAL Appennino Bolognese
Il bando finanzia interventi volti alla realizzazione, al miglioramento, all’adeguamento e all’ampliamento di infrastrutture ricreative pubbliche, tra cui:
• Realizzazione e/o adeguamento di strutture per attività sportive all’aperto;
• Realizzazione e/o adeguamento di strutture senza scopo di lucro per attività culturali, inclusi teatri, musei, ecomusei, cinema, circoli, orti botanici;
• Realizzazione di spazi destinati a ludoteche, spazi polifunzionali ricreativi, aree attrezzate per l’infanzia.
Ai fini dell’ammissibilità, gli interventi devono riguardare infrastrutture ricreative di proprietà pubblica. È richiesto che i soggetti beneficiari siano proprietari o aventi la disponibilità delle aree e/o infrastrutture interessate dall’intervento al momento della presentazione della domanda al fine della pronta cantierabilità. Pertanto, possono accedere al finanziamento i soggetti pubblici proprietari del bene o che ne abbiano la disponibilità.
Inoltre, i progetti di intervento devono essere coerenti con i piani di sviluppo dei comuni e delle zone rurali e/o con le strategie di sviluppo locale, oltre agli strumenti di pianificazione urbanistica.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
• Interventi di realizzazione, ristrutturazione, risanamento conservativo, ampliamento adeguamento, secondo le categorie di intervento ammesse dagli strumenti urbanistici. Gli interventi di nuova realizzazione sono ammissibili solo per infrastrutture per attività sportive all’aperto;
• Acquisto di nuove attrezzature, dotazioni e arredi, inventariabili, inclusa la messa in opera per l’allestimento interno degli immobili e delle infrastrutture elencate in precedenza;
• Sistemazione, adeguamento e miglioramento delle aree esterne di stretta pertinenza degli immobili o delle infrastrutture sopra richiamate, limitatamente agli interventi necessari a rendere idoneo e fruibile l’immobile o l’infrastruttura;
• Spese generali relative ad oneri e costi inerenti alle fasi di progettazione, direzione lavori e collaudo unicamente se collegate alle spese di investimento entro il tetto massimo del 10% del costo complessivo dell’investimento. Gli studi di fattibilità, elaborati tecnici e servizi di progettazione sono inclusi nella categoria “spese generali”.
È richiesto una spesa minima di 25.000 € e una massima di 250.000 €.