L’esperienza dei Progetti di Comunità per le aree interne

Valeria Chiodarelli
L’esperienza dei Progetti di Comunità per le aree interne

La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), avviata in via sperimentale nel periodo di programmazione 2014/2020 e riconfermata per la programmazione 2021/2027, nasce per affrontare le sfide economiche, sociali e infrastrutturali che interessano le zone interne del paese, caratterizzate da spopolamento, declino economico e mancanza di opportunità per i più giovani e per i lavoratori.

In questi  contesti, individuati a livello nazionale e regionale, la SNAI mira a identificare proposte di rilancio dei territori, improntate ad uno sviluppo sostenibile, attraverso una serie di azioni e interventi mirati. Questi interventi possono riguardare diversi settori, a partire dal potenziamento dei servizi essenziali di cittadinanza (identificati nell’accesso a istruzione, salute e mobilità), fino a proposte di sviluppo che guardano al turismo, alla cultura e – più in generale - alla valorizzazione delle risorse locali. L'obiettivo è quello di invertire la  tendenza alla desertificazione delle aree più marginale, stimolare la creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità della vita per i residenti.

E’ in questo contesto, e con l'intento di superare le condizioni di criticità locali, che hanno preso avvio alcune significative esperienze di progetti di comunità che, in alcuni casi hanno portato alla nascita di vere e proprie Cooperative di Comunità. 

Le cooperative di comunità nelle aree interne sono organizzazioni incentrate sulla collaborazione tra i membri della comunità locale, per affrontare sfide comuni, migliorare le condizioni di vivibilità del contesto e promuovere uno sviluppo sostenibile. Sono percorsi che muovono dal contesto locale, attraverso il coinvolgimento e l’attivazione dei cittadini disponibili ad unire le forze per raggiungere obiettivi di interesse comune. L’obiettivo è quello di mette insieme le risorse locali, stimolando una partecipazione attiva nella gestione di servizi per un territorio, migliorando la qualità della vita della propria comunità secondo un approccio orientato all’innovazione sociale.

Le cooperative di comunità nelle aree interne possono affrontare una vasta gamma di questioni, tra cui l'agricoltura, la produzione di prodotti locali, il turismo sostenibile, l'accesso ai servizi di base come la salute e l'istruzione, la cura del territorio e la conservazione dell'ambiente. La loro struttura di cooperativa significa che i membri partecipano attivamente alla gestione e alle decisioni dell'organizzazione, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita nella loro area.  Il percorso che porta alla definizione di progetti di comunità generale prevede i seguenti step di lavoro:

Identificazione delle esigenze: la cooperativa nasce in risposta a specifiche esigenze o sfide presenti nella comunità. Queste sfide possono riguardare l'occupazione, l'accesso a servizi, la conservazione dell'ambiente, la valorizzazione delle risorse locali, il turismo sostenibile, e così via.

Animazione e coinvolgimento: focus group, incontri informali, momenti di confronto sono alcuni degli strumenti utili per stimolare la partecipazione, e coinvolgere i residenti locali, agricoltori, artigiani, imprenditori, o chiunque abbia un interesse nell'affrontare la sfida identificata. L’obiettivo è fare sì che i diversi soggetti possano partecipare attivamente alle decisioni e alle attività del contesto locale.

Definizione degli obiettivi e sviluppo delle attività: la definizione degli obiettivi, in linea con le esigenze della comunità, è un passaggio prioritario per focalizzare la strategia di azione e le ricadute attese (es. la creazione di posti di lavoro, la promozione dell'agricoltura sostenibile, la conservazione del patrimonio culturale, e altro). La messa a punto di proposte conseguenti e la loro realizzazione riguarda il passaggio alla fase attuativa del progetto;

Definizione di una struttura organizzativa: per sostenere l’attività nel tempo è opportuno definire un modello organizzativo, che permetta il coordinamento, il raccordo e la partecipazione dei diversi soggetti.

Monitoraggio e valutazione: la cooperativa monitora costantemente le sue attività per valutare il progresso verso gli obiettivi. Questo permette di apportare modifiche, miglioramenti e adattamenti quando necessario, oltre che promuovere una sostenibilità nel medio -lungo termine del processo attivato.

Sebbene si tratti di modelli in alcuni casi con tratti ancora sperimentali, queste cooperative possono rappresentare un potente strumento per combattere la desertificazione, il declino economico e la fuga di talenti dalle zone montane e rurali, sperimentando nuove proposte e risposte basate sull’attivazione delle risorse locali. 


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