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Metodologie e strumenti per la progettazione partecipata nell'implementazione di politiche pubbliche

Martina Tempesta
Progettazione partecipata per politiche pubbliche

L’elaborazione di percorsi di progettazione partecipata come metodologia di sviluppo della comunità di appartenenza prevede la collaborazione di vari attori al fine di realizzare interventi di carattere sociale, economico, culturale e ambientale. 

Lo strumento mira a ripristinare il senso di appartenenza al territorio e al vivere comune, contrastando la tendenza contemporanea all'isolamento nelle realtà urbane. Esso permette di considerare la pluralità degli interessi presenti in una specifica area e di affrontare in maniera costruttiva eventuali conflitti che possono sorgere durante i processi di cambiamento.

Cos’è la progettazione partecipata

La progettazione partecipata si configura come approccio all’implementazione di politiche pubbliche che punta a creare un nuovo patto sociale in cui gli amministratori (coloro che prendono decisioni), i tecnici (i progettisti) e i cittadini (coloro che ne beneficiano) collaborano per affrontare le sfide che coinvolgono la comunità. L'obiettivo consiste nel superare gli approcci tradizionali basati sull'assistenzialismo, che si concentrano esclusivamente sull'offerta di soluzioni imposte dall'alto, riducendo così la dipendenza dalle istituzioni e promuovendo l'iniziativa e la responsabilità dei cittadini. I percorsi di progettazione partecipata possono essere utilizzati in ambiti differenti, per esempio per raggiungere risultati innovativi in contesto ambientale, sociale e culturale. 

Le caratteristiche principali necessarie per la costruzione di un percorso partecipativo efficiente comprendono:

  • una comunicazione rivolta anche a soggetti non specialisti del settore tematico oggetto del percorso;
  • una costruzione definita del percorso di progettazione, attraverso la definizione di fasi, tempistiche e spazi;
  • uno studio per favorire l’informalità e mettere a proprio agio i partecipanti;
  • garantire la trasparenza durante lo svolgimento della progettazione. 
Metodologie di utilizzo dello strumento
  • Outreach: ricerca dei possibili soggetti interessati dal tema del percorso attraverso la distribuzione di materiale informativo, articoli di giornale o interventi di informazione mirati.
  • Animazione territoriale: utilizzata nei progetti di sviluppo locale concertati, adotta una logica di costruzione a partire dal basso suddividendo l’attività tipicamente conoscitiva del contesto dalla ricerca di informazioni quantitative e qualitative relativi ai punti di forza e di debolezza.
  • Ricerca-Azione Partecipata: indagine caratterizzata dal coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per implementare attività in linea con la realtà oggetto di studio. Una volta effettuata la ricerca, caratterizzata da un continuo coinvolgimento degli attori sociali, la diffusione dei risultati viene effettuata dagli stakeholders e dagli stessi cittadini di prossimità.
  • Camminate di quartiere: gruppi di cittadini (formati indicativamente da 10 a 30 soggetti) guidano i professionisti per l’area oggetto di intervento, evidenziando aspetti legati alle impressioni, esperienze e ricordi dei residenti che non sarebbero emersi mediante un intervento dall’alto basandosi su dati pregressi. Le camminate rappresentano un importante momento di scambio di osservazioni e problematiche da risolvere.
  • Punti: sportelli per il pubblico che vengono installati all’interno delle aree oggetto di intervento, aventi il ruolo di interfaccia tra abitanti, imprese esecutrici e il committente. Gli sportelli si occupano di ascoltare i bisogni dei soggetti e contenere i disagi creati dallo svolgimento dei lavori, oltre alla raccolta delle segnalazioni degli abitanti e il loro coinvolgimento attivo (direzione sociale dei lavori). 
  • Focus group: gruppo di persone che discute di uno specifico tema o un fenomeno per indagare in profondità, assistito da un facilitatore o moderatore. La tecnica viene utilizzata per l’elaborazione degli obiettivi operativi, l’identificazione di un problema o per la stesura di un lavoro di progettazione.
  • Action planning: individua i bisogni e i problemi del contesto territoriale grazie al contributo della comunità locale. Le tematiche da affrontare sono caratterizzate da domande di ampio respiro durante specifici incontri: ogni contributo viene scritto su post-it da posizionare su dei cartelloni.
  • Search conference: indagine che ha come oggetto un futuro realizzabile, suddivisa in una conferenza di due o tre giorni, durante la quale i partecipanti elaboreranno delle strategie creative per la realizzazione del futuro più desiderabile. 
  • Laboratori di quartiere: luogo dove amministratori, progettisti, abitanti, associazioni locali e operatori economici si possono incontrare con la mediazione di un facilitatore e svolgere attività quali la costruzione di scenari futuri, l’analisi o la redazione di mappe bisogni/risorse, lavoro a gruppi e libere discussioni.
  • Utilizzo di piattaforme online: sono stati realizzati diversi software da utilizzare per i processi partecipativi, che differiscono in base alla metodologia affrontata e ai risultati attesi. 

La progettazione partecipata si configura quindi come uno strumento efficace per garantire la fattibilità a lungo termine, l'applicabilità e la rispondenza ai bisogni degli stakeholder: è infatti sempre più richiesto un percorso partecipativo come fase preliminare nella creazione di proposte progettuali destinate a concorrere per opportunità di contributo.

Come FASTZero possiamo supportare la progettazione partecipata per il tuo territorio, al fine di utilizzare al meglio le risorse e le potenzialità disponibili per incentivare lo sviluppo sostenibile locale.

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